Un altro piano per Torino
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“UN ALTRO PIANO PER TORINO”- riunione lunedì 27 novembre
L’assemblea UN ALTRO PIANO PER TORINO – un piano regolatore dal basso per una città pubblica si riunisce lunedì 27 novembre alle ore 18,15 presso il CSOA Gabrio (via Millio 42 Torino). In discussione l’organizzazione dei gruppi di lavoro sul prossimo nuovo Piano Regolatore, la realizzazione della prima iniziativa pubblica, l’organizzazione interna(dopo questa riga compaiono le inserzioni pubblicitarie del… Continue reading
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Si costituisce l’assemblea “Un altro piano per Torino – un piano regolatore dal basso per una città pubblica”
SE QUESTA LA CHIAMATE PARTECIPAZIONE,VOGLIAMO UN ALTRO PIANO PER TORINO! “Con oltre 300 interventi al via grazie ai 600 milioni di fondi PNRR e ai 148 milioni di risorse Pn metro plus e l’avvio della progettazione per la metro 2, la Città di Torino entra in una nuova importante fase di trasformazione, tra grandi opere… Continue reading
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Coordinamento nuovo PRG “UN ALTRO PIANO PER TORINO”- riunione lunedì 20 novembre
Il coordinamento sul nuovo Piano Regolatore Generale di Torino UN ALTRO PIANO PER TORINO si riunisce lunedì 20 novembre alle ore 18,15 presso il CSOA Gabrio (via Millio 42 Torino) per discutere la realizzazione entro dicembre di una iniziativa pubblica, l’organizzazione di incontri pubblici di formazione e autoformazione e le modalità di funzionamento interne.(dopo questa… Continue reading
chi siamo
Comitato DebiTO – debi.to@mail.com
Il debito dei comuni è stato utilizzato come strumento per abbattere, al livello locale e territoriale, lo stato sociale.
Tra le componenti del debito si vuole passarne sotto silenzio una delle non meno importanti: i derivati finanziari sottoscritti dai Comuni. Torino è stata un’antesignana di questa scelta autolesionista.
Un gruppo di lavoro di cittadini torinesi, attivi in differenti realtà di movimento, ha preparato un dossier (v. all.) per facilitare la comprensione di questo problema. Non da poco perché “Dall’inizio dell’avventura il totale delle perdite comunali ha superato i 153 milioni di euro”. E il salasso continua!
Esistono strade legali per limitare significativamente i danni del disastro.
Nelle altre città coinvolte nel problema, al cambio di amministrazione, le nuove maggioranze prendono posizioni chiare nel difendere gli interessi dei cittadini. Ci sarà forse dell’opportunismo; ma almeno si agisce.
A Torino, malgrado due cambi di amministrazione (2016 e 2021), tutto tace. Anche il centro-destra torinese, a differenza di altre città come Venezia, si è ben guardato dal sollevare il problema seppure dai banchi dell’opposizione.
Evidentemente in questa città il rispetto reverenziale nei confronti dei poteri forti è ancora pienamente egemone nella cultura della nostra classe cosiddetta “dirigente”.
Ci siamo trovati il 12 Gennaio 2023 al Gabrio – via Millio 42 – Torino per decidere come utilizzare questa documentazione e come agire per spezzare questo muro di silenzio unanime da parte di chi non vuole dispiacere ai veri “padroni del vapore” di questa città.
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